Premessa
Con Dgr 1375 del 16/09/2020, la Regione Veneto definisce e approva, lo sviluppo della DGR n. 739/2015, un modello di intervento per l’accompagnamento all’inclusione e all’occupabilità delle persone con disabilità con l’obiettivo di un loro inserimento lavorativo attraverso la presa in carico da parte dei servizi di integrazione lavorativa (SIL).
Obiettivi e destinatari
In conformità con quanto definito dalla DGR 1375/2020, l’Associazione Don Girelli intende – attraverso l’attività progettuale “Si può fare” – valorizzare la dimensione occupazionale in una prospettiva di riabilitazione e crescita della persona per un suo inserimento lavorativo.
La finalità del progetto è quindi quella di perseguire lo sviluppo di abilità e competenze per l’occupabilità delle persone con disabilità in un contesto di relazioni e opportunità finalizzato all’inclusione sociale e quando possibile all’inserimento lavorativo.
I percorsi che si andranno ad attuare offrono un orientamento al futuro attraverso esperienze laboratoriali, anche di tipo lavorativo, ed eventualmente un avvio ad attività al di fuori di contesti protetti.
Si tenterà progressivamente di creare dei percorsi di autonomia per ciascun ragazzo anche grazie alla proposta – da parte della rete – di attività di tutoring nei luoghi di lavoro al fine di sostenere la persona con disabilità e l’azienda nell’esperienza.
Oltre all’autonomia, all’inserimento lavorativo si cercheranno, inoltre, di ampliare tutte le abilità fondamentali nella vita di ogni giorno attraverso momenti strutturati e pensati per questo fine.
Sono ammessi ai percorsi persone con disabilità in età post scolare e minore di 65 anni con profilo SVAMDI di primo, secondo e terzo livello, richiamati ai percorsi per giovani adulti con disabilità in età post scolare dalla DGR n.740/2015.
Possono, inoltre, accedere al progetto le persone con disabilità che per vari motivi abbiano dovuto interrompere i percorsi di inclusione sociale gestiti dal Servizio di Integrazione Lavorativa e che attualmente risultano privi di una progettualità.
Il fine della proposta progettuale, in questo ultimo caso, è quello di ritardare il più possibile (se non evitare) l’inserimento di queste persone nei Centri Diurni.
Fasi operative
- Incontro di valutazione dell’utente con i servizi di riferimento.
- Presentazione del cronoprogramma delle attività.
- Incontri con i destinatari e i loro famigliari per la presentazione del progetto.
- Avvio del progetto.
- Incontri di monitoraggio in itinere con Servizi, destinatari e famiglie.
- Prosecuzione del progetto individuando percorsi di inserimento individualizzato.
- Proseguimento e conclusione progetto.